Nuova Riveduta:

Genesi 29:31

I figli di Giacobbe
Sl 127:3; Ge 49:1-12
Il SIGNORE, vedendo che Lea era odiata, la rese feconda; ma Rachele era sterile.

C.E.I.:

Genesi 29:31

Ora il Signore, vedendo che Lia veniva trascurata, la rese feconda, mentre Rachele rimaneva sterile.

Nuova Diodati:

Genesi 29:31

I figli di Giacobbe nati da Lea
L'Eterno, vedendo che Lea non era amata, aperse il suo grembo; ma Rachele era sterile.

Riveduta 2020:

Genesi 29:31

I quattro figli di Lea: Ruben, Simeone, Levi e Giuda
L'Eterno, vedendo che Lea era odiata, la rese fertile; ma Rachele era sterile.

La Parola è Vita:

Genesi 29:31

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 29:31

I quattro figliuoli di Lea: Ruben, Simeone, Levi e Giuda
L'Eterno, vedendo che Lea era odiata, la rese feconda; ma Rachele era sterile.

Ricciotti:

Genesi 29:31

Le mogli e i figli di Giacobbe
Ora, vedendo il Signore che egli disprezzava Lia, la rese feconda, mentre la sorella rimaneva sterile.

Tintori:

Genesi 29:31

I primi quattro figli di Lia: Ruben, Simeone, Levi, Giuda.
Or il Signore, vedendo che Lia era disprezzata, la rese feconda, facendo rimanere sterile la sorella.

Martini:

Genesi 29:31

Ma il Signore veggendo, com'ei disprezzava Lia, la rendette feconda, rimanendo sterile la sorella.

Diodati:

Genesi 29:31

E il Signore, veggendo che Lea era odiata, aperse la sua matrice; ma Rachele era sterile.

Commentario abbreviato:

Genesi 29:31

Versetti 31-35

I nomi che Lea dette ai suoi figli esprimevano il suo rispetto verso Dio e verso suo marito: Ruben "Il SIGNORE ha visto la mia afflizione; ora mio marito mi amerà" e Levi "Il SIGNORE ha udito che io ero odiata, e mi ha dato anche questo figlio". L'affetto reciproco è il dovere e il conforto di una relazione coniugale e gli sposi dovrebbero raccomandarselo a vicenda, 1Co 7:33-34. Ella con gratitudine riconosce la dolce provvidenza di Dio nell'averla ascoltata. Tutto ciò che ci sostiene e consola nelle afflizioni, o tende alla loro liberazione, deve essere ricondotto a Dio. Il quarto figlio lo chiamò Giuda, o "lode", e con ciò intendeva: "Questa volta loderò il Signore". Questi era colui, da cui, per quanto riguarda la carne, discese Cristo. Tutto ciò che è motivo di gioia, deve essere causa del nostro ringraziamento a Dio. Le ultime benedizioni dovrebbero spingerci velocemente a lodare Dio per quelle precedenti: "Ora loderò il Signore più e meglio di come ho fatto". Tutte le nostre lodi devono imperniarsi su Cristo, sia come causa di esse che come Mediatore. Egli discese secondo la carne da colui il cui nome era "Lode" e, pertanto, Egli è la nostra lode. C'è Cristo nel mio cuore? Motivo per cui adesso loderò il Signore.

Riferimenti incrociati:

Genesi 29:31

Eso 3:7
Ge 29:30; 27:41; De 21:15; Mal 1:3; Mat 6:24; 10:37; Lu 14:26; Giov 12:25
Ge 16:1; 20:18; 21:1,2; 25:21; 30:1,2,22; Giudic 13:2,3; 1Sa 1:5,20,27; 2:21; Sal 127:3; Lu 1:7

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